domenica 11 dicembre 2011

L'altro mio blog!




Ci trovate parecchie delle mie frasi preferite, se sono assente qui è perchè ultimamente fra esami ed impegni vari non ho più tempo di scrivere niente di decente, così pubblico qualche aforisma corredato da foto su CitazioniRock, faccio prima!

Dategli un occhiata se vi va ;)

grazie a tutti.

martedì 1 novembre 2011

il post Nu Metal, la fine del Rock

Contaminazione.
E' ciò che permette alla musica di rinascere, modificarsi, crescere ed evolvesi nel tempo, l'incontro fra generi musicali a volte anche lontani, che dà luogo a nuovi stili e sonorità.
La musica dei Beatles, incontro tra il rock n roll americano di gente come Chuck Berry ed Elvis Presley (per citarne solo due) e la sensibilità inglese, prendere in prestito strutture ed elementi di uno stile, aggiungerci pian piano qualcosa di proprio e sviluppare un genere completamente a se stante, proprio come i Beatles.



I Nirvana, la passione di Kurt proprio per i Beatles ed al tempo stesso per il punk, che in quegli anni viveva il suo periodo più prospero, hanno creato quel misto di rozzezza e melodia che uniti ad un sapiente uso della dinamica e a testi incisivi, hanno fatto esplodere una bomba nucleare nell'industria musicale, scalzando nel 1991 con l'album Nevermind addirittura Michael Jackson dal primo posto nella classifica Billboard.




Questi sono solo due esempi di come la contaminazione musicale abbia aperto nuove vie nella musica, di come ogni tanto un ventata d'aria fresca è necessaria per evitare la stagnazione, e così è stato dal blues dei primi neri americani fino a quello che viene defino dagli addetti al settore, il movimento "Nu metal".

Io lo considero l'ultimo stadio d'evoluzione del rock. Esplose dopo la morte di Kurt Cobain e il conseguente declino del genere grunge/alternative, che per sopravvivere dovette ibridarsi e scambiare i fluidi con un altro movimento underground che prendeva piede in quel periodo: l'hip-hop. Il primo esempio di questo incrocio lo abbiamo con la canzone "Walk this way" in cui gli Aerosmith e RUN-DMC hanno collaborato nell'acerbo 1986. Dico acerbo perchè l'inizio vero e proprio del movimento avverrà soltanto 8 anni più tardi, nel 1994 con l'album d'esordio "Korn", dell'omonima band, che unendo i ritmi sincopati dell'hip-hop a pesanti riff di chitarra distorta, pose le basi stilistiche di questo genere.




Nel 1997 Deftones e Limp Bizkit pubblicarono i loro primi album, e anche grazie al "Family value tour" il movimento Nu-metal crebbe rapidamente fino a raggiungere il suo momento di massima espressione nel 2001 (con l'album "chocolate starfish and the hot dog flavoured water") Per me uno dei gruppi più rilevanti di questo movimento sono appunto i Limp Bizkit, che con i loro 50 milioni di album venduti sono la band che ha ottenuto più successo nel genere, ma non sono qui solo per questo.
Fred Durst, il leader dei Limp era un grandissimo fan di Kurt Cobain (nonchè degli who), e mi piace pensare che abbia continuato questo filone immaginario che affonda le sue radici nel blues dei neri d'america e che è passato di mano in mano fino ad arrivare al 2000.

Qualcuno di voi rabbrividirà al pensiero, i Limp Bizkit sono sempre stati bollati dai più come una band mainstream dallo scarso valore musicale, ma chi sa andare oltre la facciata da cafonaggine americana, troverà nella composizione musicale riff di chitarra tra i più creativi ed originali mai scritti, un imponente e a tratti virtuosa sezione ritmica, ed infine linee vocali che come già detto, riprendono i beatles, con le modifiche dei nirvana, e l'aggiunta di una chiara impronta rap.




Tutto il movimento ebbe una grande eco specie grazie ad Mtv, che dopo i nirvana pensava di aver trovato la nuova gallina dalle uova d'oro, e non fu l'unica. L'esplosione di gruppi che nacquero in quel periodo fu enorme, il Nu-metal crebbe velocemente, tutti i produttori musicali presero la formula che sembrava alla base (cattiveria+groove+melodia) e la spremettero fino all'ultima goccia. Il genere conobbe una saturazione senza pari, e cominciò ad appiattirsi su stesso, fino ad arrivare al 2005, anno in cui io vedo la fine di questo movimento con l'album Mezmerize dei System of a down.

E nella fine del nu metal io vedo anche la fine del filone immaginario che collegava il blues dei primi schiavi neri d'america alla musica che tutt'oggi ascoltiamo.
Certo il tutto avrebbe bisogno di un approfondimento, ma non so quanti di voi ne capiscano di musica per tirare in ballo armonie, scale, poliritmia, note blues e quant'altro, se siete dei musicisti saprete voi stessi trovare gli elementi che collegano tutti i gruppi appena citati.
Certo ho anche tralasciato parecchi gruppi fondamentali nella storia del rock (Rolling stones, Led Zeppelin, Pink Floyd, Black Sabbath, AC/DC, Jimi Hendrix, Metallica, Ramones e molti, molti altri) ma quel che mi interessava era snellire il discorso, saltare alcune tappe ed arrivare dritto al punto:

Qualcuno di voi ha visto qualche nuova contaminazione o nascita di un nuovo genere rock negli ultimi dieci anni? 

Se l'avete avvistata ditemelo, perchè io non la vedo. Leggendo la classifica billboard di questi ultimi tempi si leggono nomi come Lady Gaga, Rihanna, LFMAO, David Guetta, Justin Bibier o Katy Perry... Ma in che cazzo di mani siamo finiti?!




Canzoni dall'apatia più totale, ritmi e melodie orecchiabili si, ma niente di più, niente di nuovo, niente di veramente artistico o creativo, sempre i soliti beat e sempre le solite armonie, ritoccate giusto per non sembrare sempre uguali, e poi mignotte! chi più ne ha più ne metta! Più ti spogli e più vendi dischi...boh!





Una volta ascoltavamo Beatles e Rolling Stones, oggi Justin Bibier e Rihanna...




E' la morte del Rock? 
Mi piacerebbe sapere il vostro parere,
intanto eccovi un carrellata di video per dare meglio l'idea del nostro filone immaginario:



Il Blues delle origini e si, la canzone che ha dato il nome dei Rolling Stones.




Il blues si fa veloce e diventa rock n roll, e ancora si, la canzone in ritorno al futuro...



Beatles: arrivano melodie più raffinate, armonie vocali e vagonate di patata ai loro concerti...




Nirvana: il grunge, la rabbia, voce di un intera generazione





Groove hip-hop e chitarre distorte: Nu Metal allo stato puro




e adesso?




What's next?


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venerdì 21 ottobre 2011

Zalone, Benigni e Clint Eastwood.



Tempo fa mi sono imbattuto in uno scioccante servizio del telegiornale riguardante Checco Zalone e la sua scalata al successo.

Tanti bla bla bla e tutto bene, almeno fino al momento della rivelazione che il suo ultimo film "Che bella giornata" aveva superato nella classifica dei film più visti di sempre "La vita è bella" di Roberto Benigni.
Si è piazzato pensate tra Avatar e Titanic, gli unici due film che precedevano in classifica il capolavoro del 1999 che incassò più di 31 milioni di euro; Zalone ha racimolato consensi per oltre 43 milioni e solo Avatar lo batte con i suoi 65.666.319 € (Fonte: box office italia)




 >?!




Rabbia,
è stata la prima reazione.

Amarezza per una commediola dal discutibile valore artistico che ha superato uno dei film di maggior pregio nella storia della cinematografia italiana, nonchè forse l'ultimo vero "grande film italiano" degno di questo nome; di sicuro l'ultimo ad essere stato premiato con l'oscar come miglior film straniero nel 1999.


« Le pellicole italiane che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutte uguali, non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa è successo? Ho amato così tanto il cinema italiano degli anni sessanta e settanta e alcuni film degli anni ottanta, e ora sento che è tutto finito. Una vera tragedia. »


Questo breve estratto di un intervista a Quentin Tarantino del 2007 riassume piuttosto bene il sentimento verso il moderno cinema italiano che provo, e che credo sia largamente condiviso dalla maggior parte degli amanti del buon cinema, nostrano e non. 
"Vacanze per minorati mentali"... E pensare che l'Italia ha sempre avuto nella storia del cinema un posto in primo piano. Giusto per discutere su dati reali e confrontabili, date un occhiata alla pagina wiki degli oscar al miglior film straniero; scorrete la pagina e arrivate alla tabella finale, che mostra i paesi che hanno ricevuto più oscar e nomination da quando il riconoscimento è stato istituito.
Chi c'è in cima?


Noi.
Italia, 1° posto, con 12 oscar e 27 nomination, seguiti dai cugini francesi (mia espressione di stizza) a quota 8 oscar e 34 nomination. Il dato che però emerge ad un analisi più attenta, e che rappresenta il succo della questione, è che dal 1975 ad oggi (ben 36 anni) abbiamo collezionato solamente 3 oscar e 8 nomination.
Dal '57 al '75 abbiamo praticamente dominato la manifestazione con il nostro cinema d'autore, stampando perle indimenticabili di autori come Antonioni, Fellini, Rossellini,Visconti, e Vittorio De Sica. E già prima degli oscar, il movimento del Neorealismo aveva ispirato intere generazioni di registi.


Il bagno nella fontana di Trevi de "la dolce vita" -Fellini 1960


Certo gli oscar non sono il riferimento assoluto per la qualità di un film, anzi hanno più volte tralasciato artisti di notevole portata, ma serve bene la causa del nostro discorso.

Tornando al presente, il nuovo millennio della cinematografia italiana, si legge nella pagina dedicata di wikipedia, vede tra gli esponenti di spicco il trio Aldo Giovanni e Giacomo, tutti i vari cinepanettoni, e le commediuole romantiche tratte dai romanzi di Moccia...

 E ti credo che Tarantino ci sputerebbe in un occhio!


Avete sentito parlare poi dell'ultimo film di Ezio Greggio "box office 3D"? Bhè per chi non avesse avuto la fortuna di saggiarne l'inestimabile perizia tecnico-artistica in prima persona dico: buon per voi.

Uno straziante aborto di 90 minuti ampiamente stroncato sia dalla critica che dal pubblico, e che pensate è stato la proiezione che ha aperto il festival del cinema di Venezia 2011 (più precisamente è stato la pre-apertura).
Ma perchè? Avevamo proprio bisogno di questa ulteriore mortificazione?




Amarezza, grande amarezza è ciò che provo quando sento e vedo queste notizie, quando mi immagino coloro che erano tra il pubblico a Venezia, e che tra sbigottimento e orrore puro si contorcevano cercando di nascondere la faccia tra le mani; vergogna, quando immagino un nostro connazionale mentre cerca di illustrare il cinema italiano moderno ad un qualunque straniero cercando di non farci sembrare un popolo di cerebrolesi....

Si qualche film degli ultimi anni che si salva c'è, e anche niente male, ma io chiedo qualcosa in più.
Dove sono i capolavori? Quelli che ti tengono incollato allo schermo dall'inizio alla fine, quelli che non vorresti finissero mai, quelli che ti fanno venire la pelle d'oca, quelli in grado di farti piangere e ridere al tempo stesso, quelli con una fotografia che ti trasporta in un mondo parallelo, con inquadrature da contemplare più che da vedere, quelli in cui la colonna sonora la senti arrivare fin dentro le ossa, quelli che anche rivisti 20 volte, ogni volta è la prima.

Ognuno ha i suoi gusti, e ognuno hai suoi film preferiti, ma alcuni lavori credo dovrebbero meritare un posto speciale, un regista che mi ha da subito affascinato e che sento di raccomandare a tutti è Sergio Leone.
Un connubio ideale tra immagine e suono, magia audio-visiva in perfetta armonia e sincronia, e sottolineo audio, infatti non si può dire Leone senza dire Morricone, Ennio, il maestro. Uno dei matrimoni più riusciti e prolifici del cinema, autentiche pietre miliari i lavori che sono riusciti a partorire.




Partendo dalla trilogia del dollaro, che lanciò l'allora sconosciuto Clint Eastwood come star ed icona di livello internazionale, arrivando alla trilogia del tempo, che chiude la sua filmografia con l'ultimo grande capolavoro: "C'era una volta in america", un colossale lungometraggio di 3 ore e 45 minuti di puro cinema nella sua essenza più vera.
Prendetevi del tempo tutto per voi, preparatevi qualcosa da sgranocchiare, e buttatevi in questa mastodontica avventura, capolavoro del cinema di sempre. Una volta nella vita si può fare.

3 ore e 45 minuti sono comunque molti, ed infatti il film che preferisco di Sergio Leone per la sua "riguardabilità", è "Per qualche dollaro in più", 1965, il secondo della trilogia del dollaro, meno curato dei successivi, meno profondo nei i temi, ma di un efficacia narrativa secondo me di raro spessore e bellezza. Il duello finale poi, leggenda...




E chi di voi almeno una volta nella vita non ha mai sentito le note iniziali di "Il buono, il brutto, il cattivo"?
A quelli a cui magari ho stuzzicato più la curiosità consiglio uno speciale di Sky cinema presentato da Carlo Verdone (e chiamato appunto "Verdone racconta Leone"), che ci guida nella storia e nella filmografia del maestro, arricchendo il tutto con storie ed aneddoti più unici che rari.

Insomma io vorrei che fosse questo a venire insegnato a scuola, il valore del nostro paese, ciò che di buono abbiamo regalato al mondo, ciò che è diventato motivo di ispirazione, ciò che ha suscitato verso di noi sentimenti di profondo rispetto. Andate su youtube, cercate una qualunque clip di Leone o Morricone, e leggerete commenti entusiasti da tutte le parti del mondo, complimenti, parole di apprezzamento, stima.
Ovviamente il discorso vale  per molti altri lavori di artisti come magari Fellini e Rota, altro sodalizio audio-visivo entrato nella storia, o i già citati Antonioni e Vittorio De Sica, andate, cliccate sui link, cercatene altri, documentatevi...perchè non creiamo più capolavori del genere? Dove sono i nostri prossimi grandi talenti? Come poter fare innamorare il mondo nuovamente di noi? Come poter essere di nuovo fonte di ispirazione per il mondo intero?

Abbiamo bisogno di una rivoluzione, ed il più presto possibile, mandare a casa quei quattro ladri al governo che non fanno altro che pensare ai loro affari e far crescere la loro pancia mentre il paese va fondo, nella più profonda ignoranza.
Informatevi, condividete, sensibilizzate, se sono là, è anche grazie a noi, girate, discutete, scendete in piazza! Non si tratta di comunismo o ideologie, si tratta del nostro futuro.
Io, la rivoluzione, me la immagino con questo sottofondo:




Buon cinema a tutti! ;)

domenica 16 ottobre 2011